Kalampaka Kavala

Alle 7:00 mi sono svegliato e ho guardato fuori. Qui fa chiaro più tardi, il tempo non è ancora buono. Torno a letto e mi preparo mentalmente ad un'altro giorno di pioggia e freddo. Il GPS dice che siamo a 1600 metri sul livello del marte. Verso le 8:30 preparo le valigie ma non le monto ancora sulla moto. Vado a fare colazione. Oggi c'è Ziagas, la mamma dello Zio. Mi chiede cosa voglio da bere. Le dico che mi basta un caffè.

Mi permette di lasciare le valigie in camera. Parto con abiti leggeri e le scarpe da ginnastica. Col sole le Meteore sono ancora più maestose.

Decido di andare al monastero di Santa Barbara. 2 euro l'ingresso.

Questo anfratto viene usato dai pretendenti che vogliono, con una prova di coraggio, dichiarare il proprio amore all'amata. Si arrampicano fin quassù per lasciare un simbolo. Non avevo tempo, ma Nora sa che l'avrei portato...

Saluto Ziagas e mi rimetto in strada.

Il tempo si è messo al bello e guidare col sole è molto appagante, soprattutto se si tratta di un bicilindrico generoso di coppia, per stradine greche desolate.

I paesaggi sono maestosi, gli spazi vastissimi. A Salonicco (Tessaloniki) decido di fare una vista al Templio della cultura greca.

Nei dieci minuti che sono dentro succede di tutto:
1. Due greci alla cassa litigano come demoni per un posto rubato, anche il Pope di spalle fa fatica a calmarli.

2. Dopo pochissimo suona l'allarme perchè qualcuno sta rubando uscendo dalla porta di sicurezza. Lo sbirro privato parte come un treno.

3. Sempre lo sbirro privato diventa matto per stare dietro ai mille zingari che consumano il cibo all'interno del negozio (chiaramente prima di passare per la cassa).

4. All'esterno una pattuglia di sbirri motociclisti circonda un'auto con targa bulgara e fa scendere tutti gli occupanti.

Io ne approfitto e mostrando il distintivo pretendo anch'io la mia parte di attenzione. Il ragazzo della foto ha studiato agraria a Torino, poi è diventato sbirro...tu guarda la vocazione!

Subito dopo mi accingo a consumare il mio snack made in Grecia del Lidl. Aperta la busta mi accorgo che è fatto di carote, ceci, fagioli, zucchini e perfino piselli. Non sarà mica minestrone liofilizzato? Beh...poco male: ci bevo dietro un litro di acqua e una redbul...almeno avrò in panza un'ottimo minestrone greco.

A pochi chilometri da Kavala, in autostrada, l'imprevisto che anche il più dilettante dei viaggiatori sa evitare: finisco la benzina. Il rubinetto della moto era girato sulla riserva e non lo sapevo.

Spingo la moto (256 Kg) per due chilometri fino a sotto un cavalcavia. Un cavalcavia conduce sicuramente ad un paese. Così è infatti: sia a destra che a sinistra c'è un villaggio, ma dove troverò la benzina?

Scelgo quello di sinistra (che è anche quello con la rete da saltare più bassa). Porto addosso tutto il capo tecnico: maglia termica, cintura lombare, paraschiena, giacca in pelle. Lego la moto, tolgo la borsa magnetica e parto. Ci vorranno 6 Km per trovare benzina, senza un'auto di passaggio.

Riprendo la strada e arrivo a Kavala. Seguo un bus per trovare il centro e chiedo ai colleghi sbirri dove trovare un albergo con vista mare, non troppo lux. Mi indicano l'Acropolis o in alternativa il Kastrakis. Scelgo il primo (ovvio!). L'albergo è desolante ma per una notte può andare. La proprietaria Atina un po' rude ma simpatica.

Sistemo le mie cose e vado a spasso. La moto è legata in strada davanti alla mia finestra. Mi mangio un gyros farcito (2,20 euro).

Vado a zonzo per la città col trenito turistico di Spini-kolis.

Kavala è caotica ma molto bella.

Vado a dormire. Domani mi attende una frontiera vera.

P.S. Nota di servizio.Un ultimo saluto da questi romeni a tutto il Comando.

Notte!