martedì 12 aprile 2011

Istanbul

N.D.R. A causa di questo imprevisto, dalla (quasi) capitale turca non ho potuto aggiornare il blog. Lo faccio ora.
Il cielo è coperto ma ogni tanto sbuca il sole. La notte non è trascorsa male. L'albergo è su una arteria di traffico importante ed i clacson non riposano neanche la notte. Mi sono alzato un paio di volte a controllare la moto.




Sain mi aveva avvisato che la colazione sarebbe stata pronta alle 8:00. Per quell'ora ero preparato ad iniziare il mio tour turistico. Colazione "alla turca " veramente ottima.  


A seguire il tipico çay (pronuncia ciaj, the turco). I turchi consumano il çay durante tutto l'arco della giornata. Lo usano come adescamento per clienti ma anche come semplice e ricorrente gesto di ospitalità.


Esco in strada. Prendo un bigliettino da visita dell'Hotel (nel caso mi perdessi) ed inizio il mio tour. Compro una cartina della città all'edicola (5 lire) ed inizio a studiare il giro migliore. Subito si avvicina un signore e mi chiede se può essermi d'aiuto. Mi indica la strada per il Gran Bazar. E' lì che sono diretto.
Inizio a vedere i primi venditori per strada.
Profumi.


Biscottone di pane salato con formaggio.


Uova.

Al Gran Bazar, come indicato sul sito Viaggiaresicuri, poliziotti col detector in maniera discreta, sondano borse e persone mentre transitano. 



E' ancora presto ed il mercato non è ancora quel trionfo di profumi, richiami, contrattazioni che conoscerò più tardi.




Uscendo dal mercato mi perdo volentieri per le stradine del quartiere. Ogni viuzza ha la sua offerta di mercanzia più o meno omogenea:
La via delle armi. Avrei voluto comperare un Kalashnikov come souvenir ma non sapevo dove metterlo sulla moto.


Questo artigiano dà la forma ad una fondina in pelle con una fiamma.


La via delle fibie.


La via dei decoratori del rame.


A piedi (ma esiste una metropolitana di superficie molto facile da usare) mi porto in zona Sultan Ahmet Camii - la Moschea Blu, mentre il muezin inizia il suo canto di preghiera.


L'unico venditore di guide turistiche che è riuscito a vendermi una guida in italiano... era troppo simpatico. Riuscivano a capire la tua nazionalità da lontano e ti chiamavano. Dopo la moschea aveva il suo negozio di tappeti che mi ha invitato a visitare.


Anche qui controlli di polizia con veicoli futuristici.


O impegnati a consumare un çay in qualche bar.


E' la volta dell'Aya Sofya Museo. Centro della crisitianità di Bisanzio divenne moschea con la conquista dei turchi  e quindi museo. Tutti i simboli cristiani furono rimossi e creati i 4 minareti.


I venditori sono ovunque presenti.
Lecca lecca artigianale confezionato espresso con possibilità di scelta dei gusti.


Venditore di non so cosa.


Lustrascarpe.


Tocca al Palazzo di Topkapi (20 lire). Un museo con parco affacciato sul Corno d'Oro. Una stupefacente raccolta di oggetti di rappresentanza in oro, abiti del Sultano, armi, troni ed oggetti preziosi. Purtroppo i turisti erano tanti e si doveva praticamente correre senza fermarsi davanti a niente. Era anche vietato fotografare. Per errore sono entrato al museo di archeologia di Topkapi (10 lire) che ho visitato rapidamente.



Zeus.


Tiche, dea della fortuna (è quella in secondo piano).


Passo al palazzo. Anche qui grandi misure di sicurezza. Ogni borsa è passata ai raggi x.



Il Corno d'Oro.


Il ponte sul Bosforo che vorrei attraversare domani per andare in Asia.



Scatti random.



Marinai russi.





Ottimo gyros (6 lire).










Il signore vende fazzolettini in carta e... pesate sulla bilancia di casa.


Guardate chi si è fatto rivedere dalla Grecia... Zio-gas!!!



Cottura del pane tradizionale.


Carica telefono da strada (1 lira).


Turche moderne.


Non è raro veder passare ragazzi che si tengono per mano. In amicizia.


Venditrice sfinita e cane sfinito che sa dove riposare al meglio.



Per gli amici caorlotti: guardate come si dice "sta' fermo" in turco!




E' sabato sera, e c'è la partita in tv, i locali sono pieni come le strade.



Il panettiere è già all'opera.


Sala di scommesse.


Vado a mangiare in una trattoria turca. Antipasto di cetrioli in jogurt con cipolla e pane (1,60 lire)


Piatto di carne con funghi, patate, paprika, piselli e qualcos'altro. Riso con fagioli (4,60 lire).




Prima di uscire vado alla toilette. 


Salviettine foxy.



E' quasi mezzanotte ma sembra mezzogiorno. Le strade tornano a riempirsi di venditori. Qualcuno mette in terra un lenzuolo e sopra borse, magliette o scarpe. Il caos non si ferma neanche con le tenebre, il concerto dei clacson è incessante. Cercavo un animaletto per Greta ed Eleonora e in cosa mi imbatto?


Anche oggi è arrivata l'ora di andare a dormire. Domani mi aspetta l'Asia!


































1 commento:

  1. commento come se avessi scritto il giorno che hai visitato istambul :-)
    istambul è sempre molto bella....piena di gente ma si visita tranquillamente.....certo che zio gas si deve essere affezionato a te :-) :-) :-)
    direi che come animaletto per greta ed eleonora....è un pò troppo !!!! :-
    ciao viaggiatore

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