E’ arrivata l’ora della partenza. Dopo aver accompagnato Greta ed Eleonora alla fermata dello scuolabus, assieme a Nora abbiamo ricontrollato il bagaglio. Breve momento di suspance quando non si trovava più l’alimentatore del pc, altro patema per l’internet domestico che, tu guarda il caso, ha smesso di funzionare poco prima di partire. Risolti tutti i contrattempi ho caricato la moto e poco dopo è arrivato Zock, mio prezioso collaboratore su lavoro e vero biker nel tempo libero: come ha promesso tempo fa (e lui è uno che le promesse le mantiene), mi ha accompagnato fino all’imbarco. Prima della partenza breve giro in Comando. Saluto caloroso degli amici-colleghi con una sorpresa che ha dell’incredibile… un mega striscione celebrativo con foto a go-go…Grazie di cuore amici…sono veramente commosso!
Azzerato il contachilometri si parte davvero. Marco mi precede per strada. Nora mi aspetta per un altro saluto vicino all’entrata di Caorle.
Subito con Marco violiamo il CDS (e non solo J) ingaggiando una breve competizione velocistica non autorizzata avvicinandoci al Tronchetto. Dopo un caffè al bar, imbocchiamo subito la strada della banchina e senza neanche accorgercene siamo al gate di accesso all’imbarco. Altre foto ricordo e via. Ciao Zock!
Tutto accade come in un film con sequenze ravvicinate. Scendo al ceckin, porto con me la borsa magnetica…non si sa mai che qualcuno non la trovi interessante, presento la prenotazione web in biglietteria e ottengo in cambio un biglietto, mi salutano in tedesco. Reinforco la moto, fisso la borsa magnetica e parto in direzione di un portellone aperto che fagocita auto. Uno stewart controlla il biglietto e mi indica di avvicinarmi ai marinai davanti all’imbocco. Uno dei marinai, credo greco, mi chiede dove sono diretto “Grecia!” rispondo. Mi guarda con aria di compassione e mi indica di scendere per una passerella verso il fondo della nave. Li subito un marinaio mi accoglie e mi chiede dove sono diretto “Grecia!” rispondo. Anche questo mi guarda con aria non proprio soddisfatta e mi indica dove mettere la moto. Impiego circa una quarto d’ora per mettere zeppe in legno e corde di fissaggio. Altri dieci minuti per chiudere il bauletto, preparare la borsa magnetica a tracolla ed allontanarmi. In mano mi resta anche una adesivo con scritto Igoumenitsa di cui ignoro l’utilità.
Salgo per due rampe di scale mobili, mostro il biglietto alla reception e vengo accompagnato alla mia camera. Per adesso sono l’unico occupante…non male. Lo Stewart mi chiede perché non ho attaccato l’adesivo alla moto, gli rispondo che non mi piacciono gli adesivi. Mi spiega che la nave ferma a Igoumenitsa e Patrasso e l’adesivo serve per meglio stivare i veicoli e mettere vicino all’uscita chi scende prima. AAAHHH… ecco perché mi chiedevano dov’ero diretto!!!
Scendo e porto con me la borsa magnetica…non si sa mai che qualcuno non la trovi interessante, e vado a mettere l’adesivo alla moto. Tornato in cabina sistemo un pochino la mia roba, c’è la presa 220 volts per ricaricare il pc e il telefono, trovo un meraviglioso messaggio di Greta dentro la borsa J
e salgo sul ponte ad attendere la partenza. Porto con me la borsa magnetica…non si sa mai che qualcuno non la trovi interessante. Sposto l’orologio di 1 ora in avanti.
Ore 13:00 spaccate la nave salpa.
Un colpo di telefono a mia sorella poi uno a casa. Il ponte della nave comincia a riempirsi di odore di mensa: pasta al ragù e scaloppine al vino. Per adesso non ho fame. Dopo circa un’ora di navigazione si perde il segnale del cellulare italiano e subentra quello di Malta (?). Un messaggio mi avvisa che ricevere o chiamare costa 3 euro al minuto. Il GPS del nokia, alle 17:45 mi indica che siamo all’altezza di Pola e dovrei vederla alla mia sinistra.
Non siamo in tanti in traghetto. Diverse famiglie straniere con bambini in età non scolare. La mia camera ha ricevuto un altro ospite (ho visto le valige)… speriamo bene… Sono l’unico che gira per la nave con la borsa a tracolla…strano!
Ore 21:00 il mio compagno di stanza si chiama Emanuel e viene dalla Francia. E’ diretto in un posto che non ho ben capito verso Atene in auto. I pionieri del pernottamento sul ponte si stanno sistemando sulle panchine. Sono due ragazze e due ragazzi. Il sole è tramontato da più di mezzora ma c’è ancora un chiarore diffuso…che sia qualche misterioso riflesso della massa d’acqua a me sconosciuto?
Ore21:45 Emanuel guarda al computer un telefilm scaricato da internet in lingua inglese coi sottotitoli in francese. Da come ride intuisco che è molto spassoso. Ho chiuso a chiave la porta della cabina e lui dopo poco, con una scusa, l’ha riaperta…Freud direbbe che per me il pericolo sta fuori della porta, mentre per lui sta dentro. Concludo qui il mio primo giorno di viaggio. Ho già comperato per domattina Mapinakhe (che penso voglia dire pistacchi) e una simil-redbul, alla faccia della colazione all’italiana.
C’è mare mosso.
Buonanotte.
..ciao andrea...bene...prendiamo atto che tu e la tua borsa magnetica siete già diventati una cosa sola :-)
RispondiElimina.... direi che la tua moto in mezzo agli altri veicoli...fa la sua "porca figura"....ma non c'era dubbio !!!!!
..facci sapere se sti/sto/sta (non si capisce se è maschile /femminile/singolare o plurale ??!!!???) Mapinakhe sono davvero pistacchi!!!!:-)
buona continuazione
francy
bene bene... il primo giorno sembra andare... non so in quale parte del buco del cu.o di questo mondo tu ora stia dormendo ma voglio immaginare che sia bella.
RispondiEliminaMi sono permesso di inviarti qualche mail di cui una di simpatia con lo scopo che tu mi senta vicino...
Ho notato la Shadow parchegiata viciono ad uo scooterone... SACRILEGIO!!!!! e poi evitiamo le foto un po' osè (vedi l'ultima) ... altrimenti dovremo censurare il blog ai minori di 18....
Bene dai e come ci congediamo ogni qualvolta che ci si sente su skipe... ti saluto ... che la ViceDirettriceDelPenny mi attende.... vadooooo
saluti
By zock
Premesso che penso di essere l'unico che ha letto questo blog sin dalla sua origine vedo che ora che sei finalmente partito qualcuno mette anche dei commenti :-) ma bando alle ciancie , nel tuo resoconto dettagliato sul viaggio in nave manca un dettaglio fondamentale: ma il casinò c'è sì o no ??? :-)
RispondiEliminaMapinakhe è effetivamente un docetto ai pistacchi e sesamo.
RispondiEliminaMarco è l'unico ad aver colto tutta la carica sessuale che ho riversato sull'ultima foto.
Il casino, in senso letterale, non c'era... c'erano dolo 5 slotmachine, ma su quelle non si vince niente...
ANDREA, QUA C'è IL CAOS, TUTTI CHE GIRANO SENZA CINTURA, SUPERANO I LIMITI, PARCHEGGIANO IN CENTRO STORICO, ALL INTERNO DEI PARCHI GIOCO, DAVANTI AL DUOMO, RAGAZZINI DI 14 ANNI GUIDANO LE AUTO, DEVI RITORNARE E PORTARE L'ORDINE!!!!!!!!!!
RispondiEliminaHello Andrea. Are you Andrew Menson? :-))
RispondiEliminaAndrea, quando arrivi in Grecia datti fuoco e fatti fotografare, così potremo chiamarti Ghost Rider!
RispondiElimina:-)